La gente di Coli

Le persone sono l'anima di un paese. A Coli ogni persona è un mondo a sè, ha una propria specifica identità, molte persone hanno un  soprannome legato alla storia delle famiglie o alle professioni di una volta (es u sartù= il sarto, u frà=il fabbro, u capanà= il campanaro). Un individualismo buono, tipico delle zone di montagna dove i ritmi di vita sono più lenti e dove le persone sono, per fortuna, fuori dagli standard di omologazione tipici della città. Il risvolto negativo della nostra unicità identitaria è che i montanari non sono sempre riusciti a lavorare bene "insieme" con obiettivi comuni, questa peculiarità culturale è anche alla radice, ahimè, del degrado economico e sociale dei nostri territori. Tuttavia la gente è solidale ed aperta: a nessuno viene mai negato un aiuto; la gente è aperta alle relazioni con chi arriva, chi arriva è sempre accolto con grande ospitalità; i ritmi di vita sono molto più lenti e, come in tutti i contesti chiusi, le piccole cose sono "importanti"!. 

Gente che ha comprato casa nel nostro territorio si è integrata benissimo nel tessuto sociale del paese. Di seguito potete vedere alcune persone che si possono incontrare nei bar, in posta o in piazza. Ognuna ha qualcosa da dirvi di interessante e singolare, le avventure da raccontare non mancano mai ad un montanaro. Nelle foto allegate sotto vedrete i giovani insieme ai "vecchi". Ritengo che questa sia una delle peculiarità più belle del nostro paese: la capacità di dialogo intergenerazionale che ormai non si vede più da nessuna parte, rende il paese una grande famiglia. Ancora si possono vedere i giovani che parlano in dialetto e giocano a carte con i "vecchi". Folklore puro.